Onorevoli Colleghi! - Presentiamo la seguente proposta di legge traendo spunto pressoché integrale dall'iniziativa presentata all'altro ramo del Parlamento dal senatore Massidda (atto Senato n. 437). Riteniamo infatti che le finalità e i contenuti del progetto di legge richiamato siano quanto mai improrogabili e condivisibili.
      Il morbo di Alzheimer è una patologia del sistema nervoso centrale che colpisce l'individuo in età presenile provocandone la demenza precoce. Non essendo un censimento puntuale sulla sua incidenza annuale è difficile stabilire l'insorgenza dei nuovi casi, ma pare che si aggiri attorno ai tre nuovi casi ogni mille abitanti.
      Le persone portatrici di questa malattia presentano problematiche complesse per la cui soluzione, seppure parziale, è necessaria l'attività coordinata di specialisti medici e paramedici, oltre che di operatori socio-assistenziali; ed essendo esse diverse migliaia costituiscono un vero e proprio problema sanitario, economico e sociale; e una società civile deve assolutamente impegnarsi per tentare di risolverlo con spirito di solidarietà.
      Sotto il profilo sanitario il problema fondamentale è che, attualmente, non se ne conoscono i fattori eziologici e la

 

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patogenesi; mentre dal punto di vista socio-economico il problema peggiore risiede nel fatto che tale patologia colpisce soggetti in età presenile, rendendoli parzialmente o totalmente non autosufficienti, peggiorando la qualità della loro vita e conseguentemente di quella dei loro familiari.
      Siamo quindi chiamati a risolvere un serio dramma umano, che richiede interventi sociali urgenti ed improcrastinabili. I malati e le loro famiglie non possono essere lasciati soli ad affrontare vere e proprie tragedie personali che hanno rilevanti implicazioni umane, sociali ed economiche.
 

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